Ribaltare il Destino
Time Quest – Libro 1
Questo libro è attualmente in fase di riedizione.
Nel 2085, l’umanità è sull’orlo dell’estinzione. Un virus mutato, nato da una pandemia mondiale nel 2025, ha reso sterile il 99% delle donne, ma non ha alcun effetto sugli uomini. L’unica speranza per la sopravvivenza dell’umanità è inviare giovani uomini indietro nel tempo per trovare donne fertili prima che il virus le infetti.
Tuttavia, non si può interferire con il continuum spazio-temporale, poiché qualsiasi cambiamento nel passato potrebbe cancellare il futuro. Pertanto, possono essere scelte solo donne che sono morte durante la pandemia del 2025. Ma accetteranno di loro spontanea volontà?
Carter Ambrose è il primo giovane a viaggiare indietro nel tempo ed è stato incaricato di riportare indietro Julie Schneider, una giovane donna destinata a morire nella prima ondata del virus. Tuttavia, qualcosa va storto durante il salto temporale e Carter si ritrova improvvisamente a correre contro il tempo per conquistare la fiducia e l’affetto di Julie in modo da convincerla a tornare nel futuro con lui.
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Capitolo 1
Los Angeles, venerdì 20 luglio 2085
L’addestramento di una settimana presso l’Istituto per i Viaggi nel Tempo era giunto al termine. Per sette giorni le reclute, giovani uomini proprio come Carter Ambrose, avevano seguito un corso accelerato sulla vita nell’anno 2025. Uno storico dopo l’altro (tutti pezzi d’antiquariato per Carter) si era dilungato su dettagli che avrebbero potuto far addormentare profondamente anche un insonne. Le diverse centinaia di reclute, di età compresa tra i diciotto e i venticinque anni, mostravano diversi livelli di attenzione. Tutto ciò che volevano era arrivare in fondo. Ma il professor Henley, l’uomo dai capelli grigi che dirigeva il programma, stava lasciando il meglio per ultimo: i dettagli sul loro imminente viaggio nel tempo.
La prospettiva del viaggio nel tempo era il motivo per cui il professore, con la benedizione del governo, era riuscito a reclutare molti giovani disposti a rischiare la vita al servizio dell’umanità. Quale giovane non avrebbe colto al volo l’opportunità di viaggiare nel passato? Era un’avventura, e il motivo principale per cui Carter si era arruolato. I suoi genitori erano orgogliosi di lui e le sue sorelle erano ansiose, ma speranzose che sarebbe tornato illeso dopo aver completato la sua missione.
Al suono di dita picchiettate proveniente dagli altoparlanti del grande auditorium ad anfiteatro, la folla si ammutolì. Tutti rivolsero l’attenzione al professor Henley, in piedi su un piccolo podio. La parete dietro di lui e il pavimento sotto i suoi piedi erano uno schermo, che cambiava continuamente mostrando grafici utilizzati per sostenere le tesi dell’oratore. Le pareti e il pavimento erano di un blu vibrante, poi sbiadirono in alcuni punti fino a quando una sola parola si materializzò ovunque.
«Romeo. È così che abbiamo deciso di chiamare il vostro gruppo», disse il professor Henley con una profonda voce baritonale.
Ci furono alcuni mormorii, ma nessuno parlò o fece una domanda. Sapevano bene che non era il caso di far perdere tempo al professore.
«Vi spiegherò il perché più tardi, ma lasciatemi iniziare ribadendo quanto sia urgente e importante la vostra missione».
Dietro di lui apparvero delle tabelle. Carter le guardò appena. Le aveva già viste e sapeva cosa significavano, perché suo padre era uno degli uomini, uno degli scienziati, che avevano contribuito ad allertare il governo riguardo la gravità della situazione dell’umanità.
«La razza umana è sopravvissuta a molte calamità durante il secolo scorso: la crisi climatica che ha devastato le nostre coste e le città costiere per l’innalzamento del livello degli oceani e ha causato i grandi incendi che hanno devastato la Foresta Amazzonica; le guerre che abbiamo dovuto combattere per liberarci di dittatori e tiranni; le rivolte razziali che hanno messo vicini contro vicini. Abbiamo curato l’HIV, abbiamo sradicato la fame e la povertà nel mondo, abbiamo invertito la rotta sul clima e stiamo riportando in salute il pianeta. Ma la pandemia del 2025, che ha ucciso oltre 50 milioni di persone in tutto il mondo, ci perseguita ancora oggi. Pensavamo di essere sfuggiti alle sue grinfie, ma era solo un’illusione».
Si lasciò sfuggire una risata senza allegria. Nessuno nella stanza emise un fiato.
«Quando il virus che ha avuto origine nel continente sudamericano si è diffuso in tutto il mondo nell’autunno e inverno del 2025, molti governi hanno reagito troppo tardi per contrastare il contagio. Non avevamo idea che questo virus fosse diverso da qualsiasi cosa il mondo avesse mai visto. Si è radicato nelle femmine della nostra specie, nei sopravvissuti alla pandemia. Lì è rimasto inosservato per decenni, mutando molte volte. Persino i nostri migliori scienziati sono stati colti alla sprovvista quando ha colpito il cuore della nostra esistenza: la procreazione. A partire dagli anni ’50, i tassi di natalità in tutto il mondo sono diminuiti drasticamente, ma la vera causa è stata individuata solo nel 2069. Troppo tardi. Il 99% della popolazione femminile mondiale è ora sterile, incapace di creare nuova vita».
Dietro il professore, i grafici e le immagini cambiarono. Apparvero culle vuote e reparti di maternità, creando un collage inquietante.
«È qui che entrate in gioco voi. Voi, i Romeo». Mostrò un accenno di sorriso per aver ideato quel soprannome. «Abbiamo bisogno che viaggiate indietro nel tempo, prima dello scoppio del virus, per trovare quelle donne in età fertile che, secondo i documenti storici, sono morte a causa della malattia. Dovete trovarle, fare amicizia con loro, amarle – da qui Romeo – e portarle nel nostro tempo, nel 2085, prima che vengano infettate e diventino inutili per noi».
Carter sollevò un sopracciglio. Pessima scelta di parole, professore. Persino Carter, da ventenne, conosceva abbastanza le donne da non definirle inutili.
«Domande, prima di continuare?»
Più di cento mani si alzarono.
Il professor Henley indicò un uomo in prima fila. «Tu». Guardò la targhetta con il nome. «Joshua Fletcher».
«Perché possiamo riportare in vita solo le donne morte durante quella pandemia? Non avremmo una scelta migliore se ampliassimo i nostri criteri? Voglio dire, e se fossero tutte brutte?»
Molte reclute risero. Altre alzarono gli occhi al cielo.
Il professor Henley strinse gli occhi. «Perché vuoi tornare nel mondo da cui sei partito, giusto? Vuoi tornare in questa versione del 2085, non in un’altra».
Guardò la folla, dove vide reclute confuse in numero sufficiente perché il professore ritenesse necessario approfondire. «Se aveste ascoltato la professoressa Dorchester, che vi ha spiegato la fisica quantistica e il continuum spazio-temporale, non mi stareste fissando come pesci boccheggianti».
Sospirò. «Bene, allora. Facciamo un ripasso. Se doveste prelevare una donna a caso dal 2025 e trapiantarla nel 2085, avreste cambiato il corso della storia. Immaginate che questa donna avrebbe dovuto avere un figlio, che poi avrebbe fatto un’importante scoperta nel campo della medicina, della fisica, della chimica, dell’urbanistica o persino dell’arte. L’assenza di quella persona, di quel bambino e dei suoi discendenti, significherebbe che il nostro futuro, il mondo in cui viviamo ora, sarebbe diverso. Avreste creato una nuova linea temporale, una linea in cui i vostri cari potrebbero non esistere».
«Intende dire come se la madre di Albert Einstein tornasse con uno di noi prima di averlo partorito?», esclamò una recluta.
«Esattamente. Abbiamo selezionato con cura le donne morte durante la pandemia del 2025, così non dovremo preoccuparci di un’interruzione del continuum spazio-temporale. Solo le donne destinate a morire possono essere riportate nel nostro tempo. È l’unica regola che non potete mai infrangere, indipendentemente dalle circostanze». Poi guardò Joshua Fletcher. «Non importa quanto sia brutta la donna che ti è stata assegnata».
Quel commento fece ridere la folla e arrossire Joshua.
Carter sollevò un lato della bocca. Aveva avuto lo stesso pensiero di Joshua, ma era stato più furbo: semplicemente non l’aveva espresso, altrimenti sarebbe stato lui ad avere la faccia rossa.